La Bella Sicilia

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La Bella Sicilia

La Bella Sicilia” per il suo Dna eterogeneo, si pone come obiettivo non solo quello di offrire dei servizi, ma aspira altresì a divenire il principale interlocutore della cittadinanza, in cui si ascrivono gli studenti universitari e non, protagonisti assoluti dello sviluppo locale e delle istituzioni cittadine, col contributo, per di più in entrambi i fronti, della Presidente dell’Associazione, prof.ssa Agata Maria Alba Barbagallo, nei panni di Rappresentante dei diritti umani e delle pari opportunità.

Tre progetti:
1) progetto sulla rivalutazione della storia della sicilia come storia del popolo siciliano;
2) progetto sulla scuola in ospedale per l’autismo;
3) progetto di prevenzione e di tutela contro la violenza alle donne e contro ogni forma di violenza di genere (crf anche al bullismo e al cyber-bullismo).

Presentazione

Trattasi di tre “meravigliose iniziative” dove ognuno di noi può riconoscersi, anche se si trova ad operare in contesti professionali differenti e sicuramente rappresenteranno (si spera) una “svolta” per incentivare il nostro comune Mezzogiorno così come l’intero Paese.
Consiglio vivamente un’attenta lettura che consentirà una presa visione interessante, altamente formativa per le giovani generazioni che si aprono alla vita.

Venire al mondo è un prodigio straordinario che non ha uguali. E pensare che il miracolo della vita si celebra così spesso, ogni volta che sul nostro Pianeta nasce un bimbo o una bimba, ma anche un cucciolo, un animale, un fiore o una pianta rigogliosa. La vita va sempre celebrata, sotto ogni forma.

Quando parliamo di nascita intendiamo la vita che inizia per ogni aspetto del creato. Una girandola di sensazioni ed emozioni che celebra l’arrivo al mondo di una nuova forma di vita, un momento eccezionale nella sua naturalezza.

La Bella Sicilia” sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). La misura copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da più soci, come previsto dalla Legge del Terzo Settore. Un traguardo molto importante che favorirà la nascita di nuove realtà imprenditoriali. Diamo impulso alla crescita economica del Paese, puntiamo sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione, impegniamoci nel rilancio delle aree di crisi e operiamo soprattutto nel Mezzogiorno non ci lasciamo vivere…
Questo è il mio modestissimo parere.

1) PROGETTO HOSPICE/SCUOLA: “ÀNEMOS FOR AUTISM”.
Autismo e Disabilità intellettiva: il contributo dell’approccio metacognitivo in un intervento educativo-riabilitativo.
Il sostegno speciale “alla vita oltre la vita ” in ambito medico-ospedaliero. Questo lavoro ha lo scopo di ipotizzare nuovi sviluppi per la psicoterapia psicodinamica, così da renderla partecipe nella promozione e salvaguardia del benessere anche delle persone neuropatiche e delle loro famiglie. Un primo passo sarà quello di mostrare come la psicologia spesso abbia fatto riferimento al modello biomedico tradizionale, nel quale la malattia è considerata essenzialmente una deviazione dalla norma e la cui cura consiste nella possibilità di indagare e agire sulle cause della malattia stessa per ridurne gli effetti. Tuttavia è ormai riconosciuto che la salute è la risultante di fattori interdipendenti che riguardano il benessere biologico, psicologico e sociale. Gli psicologi si interrogano su quali siano i vissuti di ben-essere soggettivo, poiché si è riscontrato che il benessere non dipende direttamente dall’assenza di malattia, ma da fattori che favoriscono una sufficiente “soddisfazione di vita”. In quest’ottica emerge l’importanza di considerare la dimensione positiva della salute e non solo la semplice assenza di malattia.

2) PROGETTO “LA BELLA SICILIA” / SCUOLA – INTRODUZIONE DEL DIALETTO SICILIANO A SCUOLA – TITOLO: “A CHITARRA DU DIALETTU “.
PREMESSA
“Conoscere il dialetto è possedere lo strumento per capire il mondo da cui siamo venuti e in cui siamo ancora immersi, non per limitare il nostro orizzonte, ma, al contrario, per collocare i fatti della nostra storia particolare nel quadro più ampio della storia e della cultura nazionale ed europea che è fatta di tanti contributi particolari che lentamente si sono aggregati e stanno ancora aggregandosi”. Una scuola aperta al territorio non può ignorare che il dialetto è il mezzo linguistico con il quale si tramandano i dati culturali di base ed è testimonianza vissuta della costruzione stratificata dell’identità comunitaria ed individuale. Il dialetto è, pertanto, la rappresentazione del complesso di esperienze esistenziali e sociali del popolo che lavora e produce mentre i ragazzi portano a scuola i loro problemi concreti e la loro ansia espressiva che sovente trovano la barriera di due strutture linguistiche non sempre concordanti.

3) “PROGETTO DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”.
Il Laboratorio intende sperimentare un approccio innovativo alla problematica della violenza al femminile, consentendo di raccogliere ed aggregare tramite l’immagine audiovisiva elementi utili per contribuire a sensibilizzare la società civile, già a partire dagli studenti e dalle istituzioni scolastiche. Saranno realizzati spot tematici che accompagneranno i giovani studenti nella riflessione sulla violenza di genere, a partire dalla loro stessa percezione del senso e delle conseguenze di un distorto rapporto con l’altra/o, di una sessualità equivocata, di un’idea patriarcale della relazione uomo-donna e della libertà femminile. L’ obiettivo è quello di veicolare attraverso la creatività dei ragazzi un messaggio forte contro il femminicidio e contro la violenza fisica e psicologia, contro la violenza domestica nei confronti delle donne.